
Non mi facevo vedere da un po’. Non so se qualcuno nel frattempo si sia preoccupato o meno per la mia assenza, ma avevo una buona giustificazione. Ho cambiato casa. Nel weekend lavori in autonomia e son passati praticamente due mesi senza poter mettere mano seriamente ai fornelli. Questo è, pertanto, ufficialmente un ritorno. Sappiate che ho una cucina più grande, con più spazio per lavorare, nuova strumentazione e parecchia voglia di cominciare ad inguacchiare. Questo non farà di me un soldato. Alcune volte, causa impegni, mancherò qualche appuntamento settimanale, ma la voglia di cucinare e di pubblicare i miei piatti resta inalterata. Per questo ritorno, dicevo, ho scelto un piatto tradizionale della cucina napoletana, un primo snellente, la lardiata, preparato con i mezzanelli spezzati, quasi obbligatori qui, un lardo di qualità, come quello di Colonnata ed il sacro fuoco del Vesuvio, un’ottima conserva di pacchetelle di pomodoro del piennolo. Un piatto semplicissimo che probabilmente farà di voi un tricheco nel giro di un paio di ore, ma che non vi farà sentire in colpa nemmeno un po’.
Ingredienti per 2 persone:
250 gr di mezzanelli
150 gr di lardo
650 gr di pacchetelle di pomodoro del piennolo
Olio e.v.o. q.b.
Uno spicchio d’aglio
Sale q.b.
Pecorino romano q.b.
La prima cosa da fare è allacciare il lardo, termine dialettale che sta per fare un battuto. Servirà un coltello a lama liscia tagliente.


Soffriggete in abbondante olio e.v.o. uno spicchio d’aglio, al solito modo, rimuovendolo una volta imbiondito. Fate friggere, quindi, il lardo per un paio di minuti. Assicuratevi che la temperatura dell’olio non sia troppo alta per non bruciarlo. Passiamo al pomodoro. Come vi dicevo, ho utilizzato una conserva di pacchetelle di piennolo del Vesuvio (per chi non fosse avvezzo, sono pomodori, conservati al naturale, tagliati a metà o appena intaccati).


Inserite il pomodoro in padella e fate andare per 30/40 minuti a fuoco lento. Non rimestate troppo durante la cottura e non schiacciate il pomodoro, non è nostra intenzione fare un salsa. Salate a metà cottura.


Prima che bolla l’acqua per la pasta, spezzate i mezzanelli. Questi che ho utilizzato li avevo presi a Napoli quando son sceso durante le festività natalizie. Lunghi, lunghissimi, tanto che ho dovuto escogitare un astuto stratagemma per nasconderli in aereo, visto che non entravano nel bagaglio a mano. Banalmente un cappotto sul trolley ad avvolgerli e la signorina Ryanair non si è accorta di nulla. Aneddoto a parte, la lunghezza dei mezzanelli dovrà essere di circa un dito (medio o indice, fate voi). Spezzateli tenendoli fra i due pollici e non tra i due pugni. Eviterete di ferirvi. Scolate al dente (ma c’è bisogno di ricordarlo?!).


Ripassate i mezzanelli in pentola con i due terzi del sugo ed una manciata di pecorino (non così generosa), quindi aggiungete la restante parte di lardiata in superficie, una volta impiattati. Un’ultima spolverata leggera di pecorino e…
Bon Appetìt!