Tagliatelle all’arancia con ragù d’anatra

Approfittando di questa coda d’autunno d’inizio primavera (com’era la questione delle mezze stagioni), perfettamente in liena ad una Pasqua piazzata a fine marzo, ho pensato di giocarmi una carta che avevo in mente da un po’ e che, per un motivo o un altro, quest’inverno non ho avuto tempo e modo di preparare. Uno dei giochetti che mi piace fare: cambiare qualche addendo di un grande classico per spuntare un punticino in originalità.

Ingredienti per due/tre persone:

300 gr di semola di grano duro

2 arance (buccia edibile)

500 gr di polpa d’anatra

Un bicchiere di vino bianco

Concentrato di pomodoro q.b.

Olio e.v.o. q.b.

Sale q.b.

Pepe q.b.

Alloro q.b.

Basilico q.b.

Parmigiano q.b.

Per il soffritto:

3 carote

Una cipolla piccola

Due gambi di sedano

Per il brodo:

2 carote

Una cipolla

Una patata

Un gambo di sedano

Sale q.b.

Preparate il brodo vegetale al solito modo, idem per il soffritto, sminuzzando finemente cipolla, carote e sedano (ebbene sì, è consentito l’uso del mixer). In abbondante olio e.v.o. fate soffriggere il trito per qualche minuto (come per ogni ragù che si rispetti ho utilizzato la mia bellissima pentola di coccio, particolarmente adatta alle lunghe cotture).

Tagliate la polpa d’anatra tipo spezzatino in pezzi non troppo grandi (né troppo piccoli). Io ho trovato delle cosce con relativo sovracoscia, l’ho disossate con un poco d’impegno (e tempo) in più. Fate rosolare a questo punto lo spezzatino d’anatra nel soffritto (aggiungete anche qualche foglia di alloro).

Aggiungete il bicchiere di vino bianco e fate sfumare, quindi aggiungete il concentrato di pomodoro ed il primo mestolo di brodo, continuando ad aggiungerne uno in più ogni volta che quello precedente si restringe (fuoco basso ovviamente). Da quando ho inserito in pentola la carne, la cottura è durata due ore e mezzo. A metà cottura salate e pepate.

Nel frattempo iniziate a preparare le tagliatelle. Grattugiate la buccia di due arance (assicuratevi che non sia trattata e sia edbile). Estraetene il succo. Dovrà essere la metà in millilitri della semola di grano duro utilizzata, nel nostro caso 150 ml. Se dovesse essere insufficiente allungatelo con la quantità necessaria di acqua.

Impastate la semola con il succo e metà delle bucce grattugiate, energicamente, almeno per una decina di minuti, fino ad avere un impasto omogeneo e liscio. Fatelo riposare in frigo (avvolto in pellicola) per almeno trenta minuti.

Predisponete due panetti al passaggio nella macchina sfogliatrice. Ripassate le sfoglie fino al livello 5.

Quindi nel modulo per le tagliatelle. Seccate in forno la restante parte delle buccia d’arancia (forno statico a 70/80°).

Nel frattempo il ragù sarà pronto. Completatelo inserendo negli ultimi 5 minuti di cottura qualche foglia di basilico. Non vi resta che buttare la pasta. La cottura dovrà essere davvero breve, un paio di minuti saranno più che sufficienti. Quindi scolate per bene e condite le tagliatelle con parte del ragù, aggiungendo una generosa manciata di parmigiano.

Impiattate a vostro piacimento, irrorando la superficie con altro ragù e spolverando con ulteriore parmigiano (con del pepe nero se vi va) ed in ultimo con le buccia d’arancia essiccata.

Bon Appetìt!

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