Quest’estate ero dalle parti dell’isola di ghiaccio, patria della musica alternativa e del baccalà, e nonostante coltivi da tempo una passione viscerale per le sonorità provenienti da quelle latitudini, tra le mie aspettative c’era quella di entrare trionfalmente in Reykjavik acclamato in strada da due ali festanti di scelle di baccalà, essendo io tra i principali consumatori al mondo di questa sconsiderata prelibatezza. Immaginerete la mia delusione, l’unica tra l’altro in un viaggio bellissimo, nel vedere non solo svanita la rappresentazione onirica del mio arrivo nella capitale più a nord d’Europa, ma riscontrare una certa difficoltà nel reperire la suddetta leccornia. Non che mi aspettassi la dedizione verso tale alimento che si riscontra tanto a Somma Vesuviana quanto a Lisbona, ma da qui alla fredda indifferenza che gli islandesi sembrano riservare al prezioso pesce ce ne passa un bel po’. La maggior parte del pesce, infatti, una volta pescato, viene immediatamente avviato ai centri di lavorazione che trasformano, impacchettano ed esportano il prodotto finale, senza che quegli uomini ignari possano godere della bontà che gli sta incoscientemente passando sotto mano. Morale della favola sono riuscito a trovarlo al supermercato giusto un paio di volte, tristemente congelato ed incellophanato. Non era male per carità, cucinato con la polenta taragna portata da casa poi era addirittura buono, ma nello stesso momento in cui lo scorgevo tra gli altri prodotti ittici nel banco freezer, è come se i miei sogni fossero andati irrimediabilmente in frantumi sulle acuminate scogliere dell’Atlantico.
Ingredienti per due persone:
200 gr di elicoidali
Una conserva passata di pomodoro giallo da 500 gr
300 gr di baccalà
Sale q.b.
Olio e.v.o. q.b.
Uno spicchio d’aglio
Basilico q.b.
Cominciate ad eliminare la pelle al baccalà, quindi in olio e.v.o. fate soffriggere uno spicchio d’aglio che eliminerete una volta imbiondito. Tagliate a pezzi uno dei due tranci di baccalà e fate scottare per un paio di minuti.
Quindi versate il vostro passato di pomodoro giallo e fate andare a fuoco lento per un paio d’ore circa. Aggiustate di sale a metà cottura (considerate che il baccalà ne rilascerà di suo).
Quando il sugo sarà quasi pronto buttate la pasta (ho utilizzato in questo caso degli elicoidali rigorosamente made in Gragnano).
Aggiungete a fine cottura la restante parte del baccalà e fate andare per pochi minuti. A questo punto il vostro sugo sarà pronto.
Scolate la pasta, quindi rimettetela in pentola e conditela con generose cucchiaiate di sugo.
Passate all’impiattamento. Disponete gli elicoidali a vostro piacimento, condite con altro sugo e qualche pezzo intero di baccalà. Decorate con un ciuffetto di basilico.
Bon Appetìt!