
Avete ragione, fare i legumi secchi è una faticaccia. Bisogna tenerli a bagno una vita e poi la cottura dura ore. L’ideale sarebbe mangiarli freschi, fagioli e piselli sono reperibili facilmente sul mercato, per quanto abbiano una stagionalità relativamente breve. Così spesso la tentazioni de comprare quelli precotti sbanca qualsiasi resistenza. C’è un legume, però, che se ne frega delle vostre esigenze e delle vostre tentazioni perché è possibile acquistarlo solo secco. È la cicerchia, molto diffusa nell’antichità e poco al giorno d’oggi, che però costituisce ancora l’ingrediente principale di diversi piatti tradizionali regionali di origine contadina. Nelle mie mani, invece, ha fatto la fine che andrò di qui a poco ad illustrarvi.
Ingredienti per due persone:
150 gr di cicerchie (secche)
Un rametto di rosmarino
1 kg di cicoria
Una manciata di cicoli
Sale q.b.
Olio e.v.o.
Uno spicchio d’aglio.
Una punta di peperoncino.
Tenete a bagno le cicerchie per 24 h, quindi lessatele in acqua salata per circa due ore. Rimuovete durante la cottura la schiuma che andrà a formarsi. Aromatizzate nell’ultima mezz’ora con un rametto di rosmarino.


Mondate e lavate la cicoria, quindi stufatela in una casseruola alta, soffriggendovi dapprima uno spicchio d’aglio. Aggiungete anche una punta di peperoncino ed infine aggiustate di sale.


Nel mentre, tagliate le fette di pane per i crostini e mettete al forno per 5-6 minuti a 180°.


Quindi prendere una manciata di cicoli e sbriciolateli. Sfornate i crostini di pane.


Assemblate la zuppa, aggiungendo le cicorie alle cicerchie. Fate amalgamare un po’ sul fuoco, quindi aggiungetevi parte dei cicoli sbriciolati.


Servite in un piatto fondo, aggiungendo un’altra sbriciolata di cicoli in superfice ed accompagnando la vostra zuppa di cicerchie e cicoria con i crostini di pane di grano saraceno.
Bon Appetìt!