Sembra che il termine lapalissiano sia stato coniato non per un tragicomico errore di trascrizione dell’epitaffio sul monumento funebre del militare francese, così come gli studi etimologici raccontano, quanto piuttosto dalla sconsiderata passione che il gendarme aveva per un buon piatto di pasta e piselli, preparata ovviamente con quelli freschi. E proprio in questo particolare sta la misura estrinseca dell’ovvietà più spudorata, quale si usa ricondurre all’aggettivo lapalissiano. Non di certo quella fatta con i pisellini surgelati, più adatti ad essere utilizzati come proiettili di rudimentali cerbottane, né tanto meno quelli inscatolati in latta o in vetro, sbiadita diapositiva della versione originale made in nature, ma quelli partoriti direttamente dal baccello che si apre domo, come a simulare il rito della nascita, con un semplice movimento delle mani. Ed eccoli i tondeggianti gemelli, che scivolano uno ad uno nel grembo di una scodella, pronti di lì a poco ad intraprendere la loro strada verso la sublimazione primaverile dell’istinto primario della fame: ‘a pasta e pisiell’!
Ingredienti per due persone:
700 gr di piselli freschi (incluso il baccello)
200 gr di pasta mista
Cipolla q.b.
Sale q.b.
50 gr di prosciutto crudo
Pepe in grani q.b.
2 fette di provola
Parmigiano q.b.
Prezzemolo per decorazione
La preparazione della pasta e piselli è del tutto similare a tutte le altre minestre nobili della tradizione. Dalle nostre parti si mangiano asciutte e cremose, prerogativa imprescindibile per il godimento finale. Cominciate, chiaramente con lo sbucciare i piselli dal loro baccello. Risciacquateli sotto acqua corrente. In un pentolino, soffriggete in olio e.v.o. (non lesinate), un poco di cipolla tritata finemente (una fetta sottile sarà più che sufficiente), quindi, una volta imbiondita, fateci insaporire i piselli a fuoco basso, giusto per un minuto, dopodiché alzate la fiamma ed aggiungete l’acqua. Salate. Fate andare fino a che i piselli non saranno diventati completamente teneri. Schiacciatene una parte con l’aiuto di una cucchiaia di legno per farne fuoriuscire la purea.
Nel frattempo sistemate il prosciutto sulla carta forno con cui avrete foderato un tegame. Privatelo della parte grassa, ma non buttatela per carità, utilizzatela per insaporire la minestra. Tenetelo il prosciutto in forno (statico) a 120° per una trentina di minuti fino a che non si sarà completamente seccato.
Con un coltello otterrete tante piccole scaglie che utilizzerete per spolverare la pasta e piselli. Tagliate quindi anche la provola a dadini.
Buttate quindi la pasta nel preparato della minestra e girate ciclicamente con cura durante la cottura. Allungate con acqua calda se doveste accorgervi che l’acqua è quasi prosciugata e la pasta ancora cruda. Il risultato, come già detto, deve essere cremoso. Aggiustate eventualmente di sale. In ultimo aggiungetevi la provola tagliata a dadini e giusto un pochino di parmigiano per legare meglio la pasta.
Fate andare ancora un minuto per amalgamare il tutto.
Infine impiattate, disponendo la pasta e piselli al centro del piatto di portata e spolverando a vostro piacimento con abbondante polvere di prosciutto crudo e pepe nero macinato grossolanamente. Decorate con una fogliolina di prezzemolo.
Bon Appetìt!