Questo piatto non è mio. Di solito mi faccio i fatti miei, guardo pochissime volte blog di cucina, la tv non l’accendo da settembre. Però poi ti capita dai social di restare folgorato. Un piatto di uno chef arcinoto, mio conterraneo, vera rockstar della cucina nostrana. Non dico il nome, ma avrete capito di sicuro di chi si tratta. Vi dicevo della folgorazione, una novella sindrome di Stendhal di fronte un’opera d’arte. Subito dopo un desiderio irrefrenabile, un sogno erotico che, sai bene, affollerà i tuoi pensieri fino a che non lo consumerai voracemente in un tripudio di gusto e di lussuria. Finalmente libero, grondante sugo ai lati della bocca in una goffa trasfigurazione del Dracula di Bram Stoker, posso dirlo senza remore: questo l’ho copiato!
Ingredienti per due persone:
250 gr di candele tagliate
Un polpo da 400 gr circa
Una passata di pomodoro da 750 gr
Olio e.v.o. q.b.
Sale q.b.
Uno spicchio d’aglio
Basilico q.b.
In una casseruola alta (ho utilizzato la mia preziosissima pentola di coccio delle grandi occasioni), soffriggete uno spicchio d’aglio in abbondante olio e.v.o. Fate andare a fuoco lento per un paio d’ore. Quindi salate.
Nel frattempo pulite il polpo. Eviscerate la testa ed eliminate occhi e bocca.
Dopo due ore di cottura del sugo immergetevi il polpo. Prima per qualche secondo, andando su e giù, intingendo solo le punte delle braccia per farle arricciare. Quindi fate andare per un’altra ora e mezza. A quel punto a sugo pronto, togliete il polpo.
Riducete il polpo a pezzetti e rimettetelo nel sugo. Quando la pasta sarà al dente, scolatela, rimettetela nella sua pentola e conditela con abbondanti mestolate di ragù di polpo.
Impiattate a vostro piacimento, irrorando le candele con altro ragù e decorando con qualche fogliolina di basilico.
Bon Appetìt!