Un’amica mi raccontava qualche tempo fa che il suo bambino lo chiamava cavolo drago. In effetti il broccolo romanesco è una vera chimera della natura, con le sue punte perfettamente distribuite sull’intera infiorescenza. Dal colore verde vivace, risalta fra i banchi al mercato e cattura subito l’attenzione, dal sapore più delicato e dal profumo meno intenso rispetto al cavolfiore, riesce a piacere anche agli schizzinosi che si turano il naso dinanzi ad un bel piatto di pasta e cavolo.
Ingredienti per due persone:
200 gr di spaghetti alla chitarra
Mezzo broccolo romanesco
300 gr di funghi pioppini
70 gr di speck a dadini
Una decina di nocciole
Parmigiano q.b.
Sale q.b.
Olio e.v.o q.b.
Due spicchi d’aglio
Per prima cosa, mondate e lavate il vostro broccolo romanesco, quindi lessatelo in acqua salata.
Pulite e lavate bene i funghi, quindi dopo aver soffritto uno spicchio d’aglio in olio e.v.o., fateli andare a fuoco moderato per una ventina di minuti.
Nel mentre il broccolo romanesco sarà cotto. Tenete qualche punta come decorazione e frullatene il resto con il vostro minipimer, aggiungendovi un po’ di acqua di cottura, fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Eventualmente aggiustate di sale.
Prendete la vostra fetta di speck dello spessore di 3-4 mm e tagliate delle striscioline o dei cubetti. Macinate, quindi, grossolanamente le nocciole.
Nella padella in cui salterete la pasta, soffriggete uno spicchio d’aglio, toglietelo una volta imbrunito e fate andare per solo una decina di secondi lo speck, in modo che rimanga morbido. Quindi spegnete il fuoco ed aggiungete la crema di broccolo romanesco ed i funghi.
Scolate gli spaghetti alla chitarra al dente, conservando un po’ d’acqua di cottura nel caso il sugo non sia abbastanza fluido, quindi saltate in padella, aggiungendo in un secondo momento il parmigiano e parte della granella di nocciole.
Passate all’impiattamento, completando con una punta di broccolo romanesco a decorazione ed una spolverata di nocciole e di parmigiano.
Bon Appetìt!