
Ricordo quand’ero bambino che ogni autunno mio padre ci concedeva un paio di gite a stagione in Irpinia per comprare dei funghi freschi e, cosa principale, raccolti in natura. Quelli che si trovava, più spesso chiodini, ma frequentemente anche pioppini e porcini. Si partiva al mattino presto con la nostra Simca verde metallizzato, un colore che riusciva a procurare imbarazzo anche in un bambino tutt’altro che malizioso qual ero, e si arrivava in loco alla buon ora per cercare di anticipare altri aspiranti acquirenti. La gita di per sé aveva poco di eccitante. Si girava in auto sulle strade che mio padre, in base all’esperienza accumulata negli anni, aveva individuato come quelle giuste in cui trovare dei cercatori di funghi intenti a rivendere il loro raccolto mattutino e si tornava a casa subito dopo, per consegnare alle sapienti mani di mia madre, le messi acquistate. Non proprio spedizioni a km 0, a ripensarci, ma sicuramente mirate a portare in tavola una vera prelibatezza. Altri tempi, ora la spesa arriva direttamente a casa (il solo pensiero di non vedere cosa si compra mi mette angoscia, sono sincero) e qualcun altro sceglie per te il tuo pranzo.
Ingredienti per due/tre persone:
400 gr di sarde
300 gr di funghi cardoncelli
3 uova
Pan grattato q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Olio e.v.o. q.b.
Uno spicchio d’aglio
Olio per frittura q.b.
Per la polenta:
100 gr di polenta taragna
Sale q.b.
Parmigiano q.b.
Una noce di burro
Una bustina di zafferano
Zafferano in pistilli q.b.
Per la gremolada:
Prezzemolo q.b.
Olio e.v.o. q.b.
Mezzo limone
Sale q.b.
Due fettine d’aglio
Eviscerate e spinate le sarde.


Lavate i cardoncelli e fateli a fette non troppo sottili.


Ho preferito fargli una mezza cottura in padella perché non mi convinceva l’idea di friggerli direttamente a crudo. In padella con un po’ d’olio.


Preparate la gremolada aggiungendo nel mixer abbondante prezzemolo ben lavato (solo le foglie), la buccia di mezzo limone (solo la parte esterna, non anche la parte bianca) e il suo succo, poco aglio e abbondante olio e.v.o. Fate andare al mixer fino ad ottenere quasi una crema.


Sbattete le uova, con l’aggiunta di sale e pepe. Intingetevi prima i funghi e impanate con pan grattato.


Ripetete la stessa operazione con le sarde. L’ordine in cui procedere non è casuale, è per non contaminare con il sapore del pesce le uova.


Portate l’olio a temperatura e friggete, anche in questo caso e per lo stesso motivo, prima i cardoncelli e poi le sarde. Crosta dorata e croccante, mi raccomando.


Nel mentre, in base anche al tempo di cottura della polenta, portate ad ebollizione la quantità d’acqua suggerita dalla confezione della polenta, riproporzionata alla farina di mais che si andrà a preparare. Nel mio caso si trattava di una polenta istantanea, per cui bastavano 5 minuti appena. A fine cottura aggiungete la polvere di zafferano per darle colore, una generosa manciata di parmigiano grattugiato ed una noce di burro.


Servite riempiendo il fondo del piatto con la polenta allo zafferano, macchiando con la gremolada e disponendo a vostro piacimento le sarde e i cardoncelli fritti. Decorate con qualche pistillo di zafferano.
Bon Appetìt!