Felafel al rosmarino con tzatziki al cedro

Felafel al rosmarino con tzatziki al cedro

Cominciamo col dire che sono il Grinch e per quanto la mia morale condivida lo spirito di pace, amore e generosità del Natale, stento a capire tutti i lustrini e le convenzioni che ne fanno da orpello. Nonostante tutto, in linea con le festività, avrei voluto comunque preparare qualcosa di riconducibile al Natale, ma ahimè, il covid (di cui mi sono finalmente liberato dopo la sopraggiunta tanto agognata negatività) ha scombussolato i miei piani. Avevo questi ceci secchi, con cui mi ero ripromesso di fare prima o poi dei felafel ed, in linea allo spirito altrettanto nobile “vabbuò ma teng’ a verè cu stu Natale”, i miei propositi si sono casualmente incrociati con l’arrivo di Santa Claus. Sotto l’albero allora delle simpatiche polpettine medio-orientali (che poi a pensarci è anche un bel messaggio di comunione e fratellanza tra popoli, no?).

Ingredienti per 2/3 persone (circa 15 felafel):

200 gr di ceci secchi

Prezzemolo q.b.

Rosmarino q.b.

Un quarto di cipolla

Un cucchiaio di farina di ceci

Sale q.b.

Pepe q.b.

Curcuma q.b.

Olio per friggere

Per lo tzatziki:

150 gr di yogurt greco

Un cedro

Aneto q.b.

Un cucchiaio di olio e.v.o.

Sale q.b.

Cominciamo col fare una premessa: questa non è la ricetta originale dei felafel, ma modellata secondo disponibilità degli ingredienti e soprattutto secondo i miei gusti. In particolare nutro un odio abbastanza consolidato con il coriandolo (basilare in quelli tradizionali), motivo per cui ho deciso di sostituirlo col rosmarino (che è anche più profumato). Va da sé che anche lo tzatziki abbinato è una mutazione di quello classico. Ma chi mi segue da un po’ sa che non è mia intenzione di riscrivere la Bibbia della cucina, qui ci trovate un po’ di idee diverse che se vi va, potete riproporre a casa vostra (e la cosa mi onorerebbe assai).

La preparazione parte 48 ore prima, il tempo necessario alla fase di ammollo dei ceci. Considerate che questi non vanno cotti in alcun modo, è pertanto necessario reidratarli a dovere per conferire all’impasto la giusta umidità (usando quelli in barattolo, ad esempio, si rischia di non riuscire a compattarli perché troppo ricchi d’acqua). Passate le 48 ore, asciugateli con un canovaccio e teneteli all’aria per un altro paio d’ore (in modo che si asciughino completamente).

Ripassateli quindi al mixer per qualche minuto, in modo che il composto risulti abbastanza omogeneo e solo leggermente granuloso.

Al mixer ripassate anche il prezzemolo, il rosmarino (fresco e solo gli aghi, mi raccomando) e la cipolla fino a formare un trito che aggiungerete ai ceci insieme al sale, al pepe, alla curcuma (per dare un po’ di colore) e a un cucchiaio di farina di ceci (servirà per compattare meglio le polpette).

Rimestate fino ad ottenete un impasto omogeneo. Quindi prendetene la quantità che starebbe più o meno su un cucchiaio, compattatelo tra le mani e formate le vostre polpettine, prima dandogli la classica forma sferica, poi schiacciandoli sotto i palmi per conferirgli la tipica forma semi-cilindrica dei felafel.

Passiamo, quindi, alla preparazione dello trzatziki. Ho trovato questo bellissimo e profumatissimo cedro e con fare furtivo, l’ho portato a casa come se avessi rubato un piccolo tesoro (si fa per dire, ovviamente l’ho pagato e neanche pochissimo). Lavatelo per bene, asciugate la buccia con dovizia e grattugiatela con l’apposito utensile (ne ho prelevato prima una piccola sezione, a dire la verità, per poterla utilizzare come decorazione). Estraetene quindi il succo.

Aggiungete quindi allo yogurt greco, l’aneto opportunamente sminuzzato, un cucchiaio di olio di oliva, due di succo di cedro, parte della sua scorzetta grattugiata e un pizzico di sale. Mescolate per bene e lasciate riposare.

A questo punto non dovrete far altro che aspettare ora di pranzo per friggere il felafel (vanno consumati rigorosamente caldi). Portate a temperatura l’olio ed immergete le polpettine fino a perfetta indoratura. Asciugate su carta assorbente.

Impiattate a vostro piacimento decorando con una sezione di cedro e un ciuffetto di aneto. Spolverate lo tzatziki ed il piatto di portata con la restante parte di scorzetta grattugiata. Intingete i felafel ben caldi nella salsa prima di mangiarli (raccomandazione doverosa).

Bon Appetit!

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