I piatti a base di frutti di mare sono una di quelle cose a cui, anche in uno scenario post-atomico o in una migrazione interstellare alla ricerca di nuovi pianeti da abitare, proprio non si puó rinunciare. Cosa dire di quella sapidità marina che trasmette profumi e sapori ineguagliabili?! Non ci si può limitare a vivere se non si prova a godere del piacere epicureo che accompagna il consumo di cozze, vongole, fasolare e quant’altro. Allora va benissimo deporre per un attimo la creatività alla ricerca del sapore incontaminato di un’unica eccellente materia prima che si cucina da sé…
Ingredienti per due persone:
250 gr di paccheri di Gragnano
250 gr di vongole
250 gr di lupini
250 gr di cozze
6/7 fasolare
Una dozzina di cannolicchi
Una decina di pomodorini del piennolo
Uno spicchio d’aglio
Olio e.v.o. q.b.
Sale q.b.
Pepe nero in grani q.b.
Prezzemolo q.b.
Mettete a spurgo i frutti di mare in acqua e sale fino al momento della cottura. Nel mentre, pulite le cozze, eliminando bisso e incrostazioni del guscio. Prima di avviare la cottura risciacquate tutto per bene.
Fate aprire i frutti di mare in una padella a fiamma viva, adagiandovi sopra un coperchio. I frutti di mare non si apriranno contemporaneamente. Vi consiglio di togliere dal fuoco, con l’aiuto di una spumarola, quelli che si saranno aperti per prima per evitare che quest’ultimi si cuociano troppo.
Sgusciate qualche frutto di mare e conservate gli altri col guscio. Li riscalderete al momento dell’impiattamento. Conservate anche la preziosissima acqua che avranno rilasciato i frutti di mare, filtrandola con un colino a maglie strette.
Nella padella in cui salterete la pasta, in abbondante olio e.v.o., fate soffriggere uno spicchio d’aglio, da rimuovere una volta imbiondito. Versateci, quindi, l’acqua rilasciata dai frutti di mare e fate restringere per una metà del volume. Nel frattempo tagliate a metà i pomodorini del piennolo e salateli leggermente dalla parte della polpa. Non andrà aggiunto assolutamente altro sale, se non una piccola manciata nell’acqua di cottura della pasta, essendo il sugo dei frutti di mare già molto sapido di suo.
Scottate i pomodorini, lasciandoli in cottura giusto quei pochi minuti necessari per ammorbidirli (non devono schiacciarsi). Aggiungete a fine cottura i frutti di mare sgusciati. Quindi, mentre attendete che i paccheri cuociano, tritate finemente del prezzemolo fresco e mettete in una padella più piccola i frutti di mare col guscio, irrorandoli con un po’ del sugo appena preparato. Scolate la pasta al dente e saltatela per bene nel sugo dei frutti di mare, aggiungendo una manciata di prezzemolo tritato.
Scaldate i frutti di mare col guscio e completate l’impiattamento con una spolverata ulteriore di prezzemolo ed una di pepe macinato grosso. Arricchite, infine, il piatto coi frutti di mare a decorazione.
Bon Appetìt!