Da ragazzino giocavo spesso a calcetto con indosso una maglia del Borussia Dortmund. Per chi è appassionato di calcio, o meglio, per chi è affetto da questa gravissima patologia che ti viene trasmessa da bambino e non ti lascia più per una vita intera, il solo sentire pronunciare il nome della squadra tedesca, rimanda immediatamente, in un’infinitesimale frazione di secondo, ad un’unica immagine: il muro giallo -nero della Sudtribune del Westfalenstadion. La curva più calda d’Europa, costantemente gremita in ogni ordine di posto, proscenio di alcune delle più belle coreografie a cui sia mai stato dato assistere su di un campo di calcio. Una vera icona del tifo organizzato. A quei colori sono rimasto sempre affezionato, per quanto li indossassi ai bei tempi con poco decoro, viste le mie doti tecniche non eccelse. Il caso (o quelle che Goethe definiva affinità elettive) ha voluto che molti anni dopo, la tifoseria del Borussia e quella della mia squadra del cuore si gemellassero. Tutto questo, con il piatto di quest’oggi, ovviamente c’entra poco o nulla. E’ che l’accostamento cromatico, mi spinge ad abbracciare idealmente i cugini della Ruhr…
Ingredienti per tre persone
Per la pasta:
300 gr di semola di grano duro
150 ml di acqua
2 bustine di zafferano
2 bustine di nero di seppia (8 gr. ca)
Per il ripieno:
250 gr di gamberi di medie dimensioni
100 gr di ricotta
Pepe q.b.
Sale q.b.
Per il sugo:
6 gamberoni
Olio e.v.o. q.b.
Uno spicchio d’aglio
Sale q.b.
Un ciuffetto di prezzemolo
Cominciamo a preparare la pasta: in una ciotola versate metà della semola di grano duro e disegnate con il dito la classica fontana al centro. Sciogliete in 75 ml di acqua le due bustine di zafferano e versatele al centro della fontana. Cominciate ad incorporare la semola. Quando l’acqua sarà stata assorbita interamente, trasferite il composto su un piano di lavoro ed impastate energicamente per una decina di minuti. Quando l’impasto sarà sodo e compatto formate una pallina, copritela con una pellicola e lasciate riposare in frigo per una trentina di minuti.
Ripetete la stessa identica operazione con l’altra metà della semola, aggiungendovi lo stesso quantitativo di acqua ed il nero di seppia.
Passate quindi a sgusciare i gamberi. Togliete prima le teste (che conserverete), quindi le zampette, il carapace ed infine la coda (quest’ultima ad eccezione fatta che per i gamberoni più grandi).
In una padella lasciate andare le teste di gambero in mezzo dito d’acqua per estrarne gli umori. Nella padella in cui, poi, salterete la pasta, fate soffriggere uno spicchio d’aglio (toglietelo una volta imbiondito) ed aggiungete il fumetto ottenuto dalle teste dei crostacei.
Quando l’acqua si sarà asciugata, aggiungetevi i gamberi. Saranno necessari non più di 3-4 minuti per cuocerli. Salate. Quindi prendete i gamberi più piccoli e tritateli in un tritavivande. Freddateli, tenendoli in frigo 5 minuti.
Aggiungete i gamberi tritati alla ricotta che avrete precedentemente stemperato con una forchetta, quindi amalgamate bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiustate eventualmente di sale.
Passate quindi a preparare i ravioli. Prendete la pasta gialla allo zafferano, tagliatela a metà ed appiattite con le dita la pagnotta in modo da poterla inserire più facilmente nella sfogliatrice per la pasta (con un po’ più di fatica, se non ne avete una, potete tranquillamente procedere a stendere la sfoglia con un matterello). Di volta in volta ripassate le due sfoglie ad uno spessore inferiore (io sono arrivato al livello 6 della macchinetta).
Ripetete, anche stavolta, la stessa operazione per la pasta al nero di seppia. Quindi sulla sfoglia gialla, adagiate, opportunamente distanziate, delle polpettine di ripieno ricotta e gamberi. Appiattitele, quindi, schiacciandole leggermente con le dita.
Appoggiate la sfoglia al nero di seppia su quella allo zafferano, cercando di far aderire quanto più possibile la sfoglia superiore a quella inferiore intorno alla polpettina di ripieno, questo per far sì che non si formino bolle d’aria all’interno del raviolo. Quindi con l’apposito stampino, ritagliate il raviolo.
Fate bollire l’acqua per la basta e nel frattempo scaldate il sugo con i gamberoni. Quando l’acqua bollirà, immergetevi i ravioli. La cottura non oltrepassi un paio di minuti scarsi. Saltate quindi in padella.
Quindi impiattate disponendo al centro del piatto i ravioli e decorando con due gamberoni (per farli stare in piedi come nella foto tagliate un pezzettino della parte inferiore in modo da eliminare la curvatura del corpo del gambero) ed un ciuffetto di prezzemolo.
Bon Appetìt!